Ed eccoci come ogni anno, ad Halloween, a parlare delle streghe, argomento che ci appassiona molto, dato che ne abbiamo nel post Quando il capitalismo dava la caccia alle streghe e in Halloween: Le streghe sono tornate per curarci (e sono cool!)
Parlare di streghe significa parlare di potere. Se da un lato sono state soprattutto le donne povere, spesso guaritrici e levatrici, che cercavano di resistere al nascente capitalismo a essere processate e torturate come streghe, anche le donne di potere non sono state risparmiate dalle accuse di stregoneria. A cominciare da Giovanna d’Arco, come nota Celeste Davis:
Quando la leadership inglese non riuscì a sconfiggerla, la indebolirono, attribuendo tutto il suo successo al culto demoniaco. Una ragazza non avrebbe mai potuto compiere tali prodigi da sola. Doveva essere il diavolo. Durante il suo processo, citarono il suo tremendo coraggio in battaglia e la sua capacità di superare in astuzia i suoi esaminatori come prova delle sue capacità innaturali […] Alla fine fu condannata per la sua eresia, stregoneria e “violazione della legge divina per essersi vestita come un uomo”.
Secoli dopo Giovanna d’Arco, negli Stati Uniti, osserva Celeste Davis, sono emerse rappresentazioni delle suffragette non solo come mogli disobbedienti e madri degeneri, ma anche come streghe in combutta con il diavolo. E più recentemente, Julia Jilliard, quando era prima ministra australiana, era stata presa di mira dai suoi avversari con lo slogan “Ditch the witch” (sbarazziamoci della strega). La stessa Hillary Clinton è stata rappresentata più e più volte come una strega.
La storia delle streghe e quella delle donne vanno di pari passo, come scrisse la suffragetta Matilda Josly:
La persecuzione delle streghe… Era semplicemente una misoginia sociale radicata, il cui obiettivo era reprimere l’intelletto delle donne. Una strega… non era malvagia. Non volava nuda su una scopa al buio, né si associava ai demoni. Era, invece, probabile che fosse una donna “di conoscenza superiore.
Come le streghe dei tempi andati, le donne ambiziose, che sanno quello che vogliono, in politica ed oltre, minacciano lo status quo, e quindi vanno controllate, devono essere delle streghe, perché una donna che osa prendersi il suo spazio nella sfera pubblica, che per natura (!) non le appartiene, deve per forza avere qualcosa di mostruoso.
Ma le donne – e le streghe – non sono state a guardare e, come ci ricorda Eleonora D’Errico, il 31 ottobre 1968 furono proprio delle streghe, le femministe del collettivo W.I.T.C.H. (Women’s international terrorist conspiracy from hell – Cospirazione internazionale terrorista di donne dall’inferno), a maledire Wall Street. Il giorno dopo la borsa di New York perse ben 13 punti.
Coincidenza?
Prese dall’entusiasmo le streghe si presentarono in seguito alla fiera della sposa di New York, dove liberarono cento topi e distribuirono volantini contro l’istituzione del matrimonio. Le femministe di W.I.T.C.H. avevano ben chiaro che la storia delle donne e delle streghe sono profondamente intrecciate:
WITCH è la consapevolezza che le streghe sono state le originali guerrigliere e combattenti della resistenza contro l’oppressione, in particolare l’oppressione delle donne, nei secoli.
Le streghe sono sempre state donne che hanno osato essere: coraggiose, aggressive, intelligenti, anticonformiste, curiose, indipendenti, sessualmente liberate, rivoluzionarie (…).
Che alla fine nella strega, nel mostruoso, ci sia la chiave del riscatto delle donne? In fondo la parola “mostro”, dal latino “monstrum” significa portento, prodigio.
Se vuoi aggiornamenti mensili su Ladynomics, saremo molto contente di mandarti la nostra newsletter gratuita. Ti puoi iscrivere qui.
Se vuoi approfondire i temi di cui parliamo, leggi il nostro libro “signora economia”! Lo trovi in libreria e qui