E’ dura, durissima, oggi, parlare della festa del Primo maggio e augurare buona festa del lavoro a tutte e a tutti.
E’ dura perché per troppi/troppe il lavoro, semplicemente, non c’è più. Interi settori economici sono stati spazzati via: turismo, commercio, lavoro domestico, artigianato, il popolo delle partite Iva ecc.
E’ dura perché per troppi/troppe il lavoro c’è oggi ma non si sa se ci sarà domani: se non sono cassintegrati, ci sono comunque troppe incognite sul futuro di imprese che erano già traballanti prima, figuriamoci che ne sarà dopo.
E’ dura per chi in questa crisi ha dato l’anima per curarci, proteggerci, rifocillarci, moltissime le donne, affrontando paure terribili: belli gli applausi, eh, ma si sa che poi tutto rimarrà precario, sottopagato e ingrato come prima.
E’ dura per chi è rimasta stritolata dallo smart-working e, sfinita, si è resa conto che, fatto così, con figli, casa, mariti poco collaborativi è certo una fregatura.
E’ dura anche per chi ha cercato disperatamente di salvare il cervello dei nostri figli, passando magari dal Brondi alle conf call in 24 ore. Salvare il salvabile in un sistema scolastico che smotta da anni nello sdegno generale ha un che di eroico.
Sono insomma davvero ben pochi quelli che oggi possono davvero festeggiare, anche perché il primo maggio dovrebbe celebrare pure i diritti del lavoro, e non si immagina come possano sopravvivere i diritti se di lavoro ce n’è sempre di meno.
Però, forse, proprio per questo, possiamo usare questa giornata per superare l’angoscia del presente e gettare uno sguardo sul futuro, provare a ragionare sulla ricostruzione, a come potrà essere il lavoro nei prossimi anni, soprattutto a come dovrà essere. E per fare questo è indispensabile tornare alle origini, alla nostra Costituzione, a questo patto collettivo che ci unisce in un comune destino di nazione fondata proprio sul lavoro.
La Costituzione è di tutti, di donne e di uomini, e anche per noi donne vale la pena rileggerla a nostro modo, un articolo al giorno a partire da oggi, 1 maggio, e fino al 2 giugno, Festa della Repubblica, come abbiamo fatto l’anno scorso.
Il nostro futuro, e il futuro del lavoro, riparte infatti da lì, da quello che hanno scritto le madri e i padri costituenti. Ad essi toccò scrivere la Costituzione immaginando l’orizzonte di un paese ancora immerso in un presente fatto di rovine, lutti e distruzioni epocali.
Se ci sono già riusciti una volta, possiamo rifarlo.
Quindi, in questo senso, lo possiamo dire con un sorriso di speranza: buon Primo maggio a tutte e a tutti.
l progetto La #Costituzionedelledonne: Che cosa rappresenta oggi per noi donne la Costituzione? Quanto ci sentiamo rappresentate, capite e considerate? Un articolo al giorno, per tutto il mese di maggio, perchè la Festa della Repubblica sia davvero per tutte e tutti.
Puoi leggere gli altri Articoli della #CostituzioneDelleDonne qui:
1 maggio 2019: La #CostituzioneDelleDonne, oggi
1 maggio 2019: Articolo 1: “Ma l’Italia è una Repubblica fondata anche sul lavoro delle donne?”
2 maggio 2019 Articolo 2: “Quali sono i diritti inviolabili delle donne?”
3 maggio 2019 Articolo 3: “Anche le donne sono uguali di fronte alla legge?”
4 maggio 2019 Articolo 4: “Anche le donne hanno il diritto-dovere di lavorare?“
5 maggio 2019 Articolo 9: “La Repubblica promuove anche la cultura e la ricerca delle donne?”
6 maggio 2019 Articolo 10: “Il diritto di asilo delle donne straniere è diverso?”
7 maggio 2019 Articolo 11: “Che c’entrano le donne con la guerra?”
8 maggio 2019 Articolo 14: “L’inviolabilità del domicilio e la violenza contro le donne”.
9 maggio 2019 Articolo 18: “La libertà di associarsi delle donne”
10 maggio 2019 Articolo 21: “La libertà di parola delle donne”
11 maggio 2019 Articolo 29: “Il ruolo delle donne nel matrimonio e nella famiglia di oggi”
12 maggio 2019 Articolo 30: “Le donne e il diritto-dovere dei genitori di crescere i figli”
13 maggio 2019 Articolo 31: “Quale famiglia deve promuovere la Repubblica? E quale maternità?”
14 maggio 2019 Articolo 32: “Il diritto di cura e di tutela della salute delle donne”
15 maggio 2019 Articolo 33: “Le insegnanti nella scuola e nell’Università”
16 maggio 2019 Articolo 34: “Il diritto allo studio delle donne è diverso?”
17 maggio 2019 Articolo 35: “La Repubblica tutela anche il lavoro delle donne?”
18 maggio 2019 Articolo 36: “La retribuzione delle donne basta per un’esistenza libera e dignitosa?”
21 maggio 2019 Articolo 39: “Il ruolo delle donne nei sindacati”
22 maggio 2019 Articolo 41: “L’imprenditoria delle donne”
23 maggio 2019 Articolo 42: “La proprietà privata delle donne”
24 maggio 2019 Articolo 45: “Le donne nella cooperazione e nell’artigianato”
25 maggio 2019 Articolo 48: “Le donne elettrici”
26 maggio 2019 Articolo 49: “Le donne nei partiti”
27 maggio 2019 Articolo 51:”Le donne elette”
28 maggio 2019 Articolo 53: “Anche le donne pagano le tasse”
29 maggio 2019 Articolo 55:”Le donne in Parlamento”
30 maggio 2019 Articolo 92:”Le donne nel Governo”
30 maggio 2019 Articolo 83: “Avremo mai una Presidente della Repubblica?”
2 giugno 2019: Festa della Repubblica con la #CostituzioneDelleDonne!
Fonte foto: https://www.ethicjobs.com/i-sindacati-nel-corso-della-storia/