Come ogni fine anno, anche noi di Ladynomics caschiamo nella
trappola degli oroscopi, una lettura avida, comparata su più fonti e poi
velocemente dimenticata. In un momento però di ribellione ad un destino
ineluttabile che le stelle parrebbero avere già scritto, vi proponiamo invece
il nostro oroscopo femminista, che ben poco ha a che vedere con gli astri e
molto con la vita di tutte noi.
Quindi, buona lettura e.. Buon Anno a tutte!!
ARIETE: Per voi, primo segno
dell’oroscopo, il 2018 sarà un anno dedicato alla riscoperta del senso di tante
cose della vita, sulle quali rifletterete. Complice Giove in trigono e Marte in
ascendente Leone (buttati lì perché sembri un oroscopo, eh) all’improvviso vi
interrogherete sulla funzione sociale del ferro da stiro. Osserverete, quindi,
immobili e rapite, i gomitoli di polvere che, partiti timidamente dal
calorifero, stanno rendendo il vostro salotto una tundra affascinante. Quelle
orme fangose che arricchiranno il vostro parquet mosaicato disegnando spirali,
orbite e petali, d’un tratto vi sembreranno essere lì da sempre. I moti ondosi
del dopo doccia, infine, vi sedurranno con il loro caleidoscopio calcareo di
nuances rifrangenti un’onirica acqua sciampata. Uno stato permanente di stupore
vi farà stare lì, ferme, attonite, incredule di esser testimoni di tante
meraviglie. Anche i vostri familiari si accorgeranno del vostro stato di grazia
e, vi garantiamo, scopriranno anche loro molte cose. Parola dell’anno: Riscoperta.
TORO: Nessuno, e ripetiamo,
nessuno, vi potrà prendere per le corna quest’anno. Saprete resistere a chi vi
sventolerà il drappo rosso sotto il naso. Siete delle lavoratrici entusiaste ed
efficienti, indispensabili. Brillanti. Professionali. Eppure, il vostro capo fa
gli occhi a cuore per il vostro collega, indomito fancazzista, artista dello
scarica barile con il quale si porta da compagnone, in pieno rigurgito
adolescenziale: battutacce sulle impiegate strappone, sbevazzate al bar con
pacche sulle spalle, ole calcistiche, scambi di foto e video ignudi,
barzellette sconce. Un duro lavoro, che il vostro collega svolge molto bene, e
che paga: promozioni, responsabilità, benefits. Una provocazione costante, che
però non combatterete. Siete tori, ma mica sceme. Questo non è il vostro campo
di gioco. Nel 2018 sganciatevi dagli imbecilli che troverete sulla vostra
strada e dalla loro capacità di farvi sentire inadeguate e insicure. Meritate
di meglio, e, se cercate, lo troverete. Chi si somiglia, si piglia, dicevano le
nonne sagge. Parola dell’anno: Autonomia.
GEMELLI: Dicono che i gemelli
siano un segno di ambiguità. Saranno gli astri scossi, ma quest’anno non sarete
ambigue per un bel niente, ma decise come cecchini del vecchio KGB. Soprattutto
nella scelta dei colori che più vi donano. Sopravvissute ai Greenery, colore trend del 2017, che vi faceva sembrare un ramarro
strinato da virus gastrointestinale, insensibili all’ultra-violet Pantone, colore trend 2018, che si porta bene solo se siete
reduci da traghetto Sardegna-Genova con mare forza 10, indifferenti al
misterioso senape rancido, che nessuno ne parla ma si vede dappertutto (sì,
quello ittero spinto, da incubatrice perenne), andrete invece in giro fiere di
un aplomb multicolor. Colori sgargianti, o colori pastello, basta che vi
ricordino che siete vive e vi facciano sentire e vedere bene. Parola del 2018: Stile.
CANCRO: il cancro è, in ogni
sua chiave di lettura, una bestiaccia. Anche voi sarete nel 2018 una
bestiaccia. Guai a chi si parerà sul vostro cammino, sarete delle guerriere
indomite. Figli irresponsabili, mariti spaesati, nonne capricciose, capi
misogini, professoresse stizzose, pediatre colpevolizzanti, commesse
scandalizzate. Sarete al centro di un uragano di pretese, richieste, ricatti
che cercheranno di farvi fare quello che vogliono gli altri, asfaltandovi come
uno zerbino. Tranquille. Nessuno vi fermerà. Saprete fronteggiare tutto e tutti
con destrezza e abilità, dosando grinta, cattiveria, arroganza, menefreghismo e
humor. Per vostra sicurezza personale, se non avete voglia di imitare la Uma Thurman di Kill Bill, o in diventare le nuove suffragette in solitaria, vi è concesso di ammantare il tutto con
sapiente saggezza millenaria, fatta di indomito gattamortismo, suadente
civetteria, sdolcinati cinguettii. Basta che non perdiate di vista l’obiettivo
finale: salvarvi! Parola dell’anno: Rispetto.
LEONE: Nel 2018, saprete
difendere il vostro benessere psico-fisico proprio come un leone. I tacchi alti
vi provocano allucinazioni che manco il Peyote? La ceretta vi scatena gesti di
violenza inaudita? Le spalle desnude a -10 vi assiderano le sinapsi più
profonde? I 3.000 pasti annui familiari vi ricordano Lucrezia Borgia? La guerra
punica dei compiti vi sradica ogni istinto materno? Accumulate in
accompagnamenti più km di un agente di commercio? Nessuna sofferenza sarà la
sola risposta che saprete/dovrete dare. Sciopero del tacco. Ribellione alla
ceretta. Apoteosi dello scialletto. Spesa e pranzi/cene a domicilio.
Ripetizioni a manetta. E se proprio non ve la sentite di delegare, almeno,
fatevi pagare. Parola per il 2018: Insofferenza
VERGINE: Basta. Non se ne può più di questa facile ironia sulle Vergini. Quanti ammiccamenti vi siete beccate ogni volta che qualcuno vi ha chiesto il segno? Ecco. Nel 2018 non accetterete nulla di tutto ciò. Non è che, come qualcuno vi farà gentilmente osservare, avrete Saturno contro, ma sarete proprio voi a far girare a vostro piacimento tutti i pianeti della Via Lattea. Il collega fa battute sceme maschiliste? Provano a straziarvi nelle riunioni con il Mansplaining? Il capo/marito/compagno vi insegna cosa è da donne e cosa è da uomini? Il gruppetto di amici uomini ridacchia se intervenite (bene) in una discussione politica? Vi fanno apprezzamenti sgraditi per strada? Avances non richieste? Saprete rispondere precise e letali come la fionda di Davide. Svilupperete uno humor implacabile e battute folgoranti. Stringerete alleanze con altre donne martiri come voi. Risponderete con tutto, con le parole, i fatti, le opinioni. E vincerete. Parola dell’anno: Implacabili.
BILANCIA: La bilancia, in questi giorni, è un tasto dolentissimo. Ricordatevi, però, che la Venere di Botticelli è una cellulitica chiappona con una ritenzione idrica non indifferente: non è il vostro corpo ad essere sbagliato, è solo sbagliato il secolo nel quale siete (siamo) nate. La vostra parola d’ordine quest’anno sarà: Accettazione. Che non significa rassegnazione. Vi è concessa attività fisica costante e moderata, dieta sana, rigorosamente non autopunitiva, con sgarri consolatori ogni tanto. Migliorerete, sarete più armoniose, certamente più in salute e rilassate. Sarete fiere di un corpo curato ma rispettoso di quello che è e degli anni che ha. Fondamentale accettare che nessuna potrà/dovrà diventare una Barbie, una bambola che non esiste in natura. Fosse umana, invecchierebbe sfondata di botox e acido ialuronico, cornificata da Ken, alcolizzato, spelato come un kiwi e grasso come un’oca da Patè. Olè.
SCORPIONE: Care scorpioncine, nel 2018 il
cielo è per voi propizio e i pianeti perfettamente allineati per intraprendere
LA battaglia delle battaglie: rendere vostro marito/fidanzato/compagno/figlio
un femminista. Sissignore. Troverete le parole giuste per fargli capire che i
tempi della caccia nella savana sono finiti e, soprattutto, non torneranno più.
Quindi meglio che si impegni a: trovare oggetti nei cassetti, cibo nel frigo,
vestiti dei bambini nell’armadio, shampoo nel bagno. Sarete dolci ma ferme nel
fargli notare che le bucce dell’arancio non si spostano per teletrasporto da
sotto il divano alla spazzatura, che preparare la cena porta con sé anche
pulire le pentole, che siete disposte a non toccare la sua roba, purché sia nel
posto deputato: le scarpe al centro del salotto, le calze volanti, le
cravatte-stelle cadenti e le camicie-feticcio mummificate sulla gruccia
estranea all’armadio ostacolano vistosamente il progresso della specie. Gli
astri ci dicono che saprete trovare le parole giuste, le strategie più efficaci.
Dalle casuali odi esaltatorie della virilità di Obama, Trudeau e Macron femministi convinti, a messaggi
subliminali e allusivi, quali calze issate su uno stecco da griglia e bruciate
con un flambè di cointreau, tutto funzionerà, perché è questo che le stelle ci
dicono. Quindi, coraggio. Parola dell’anno: Determinazione.
SAGITTARIO: E’ il segno metà
cavallo e metà arciere, con la freccia rivolta in alto. Nel 2018 galopperete
nella vostra vita che manco Furia il cavallo del west, con l’arco rivolto al
cielo in cerca di bersagli sempre più in alto. Li centrerete? No? Chissà (si è
capito che questo non è un vero oroscopo, vero?) Ma non importa. L’importante è
che avrete una voglia matta di guardare in alto. La vostra parola dell’anno
sarà: Ambizione. Yes. Quella che,
declinata al femminile fa orrore a tutti, tranne che a voi. Avete studiato una
vita, vi siete impegnate, sacrificate, e ora volete che il vostro merito sia
riconosciuto. E fate bene. Quindi, perseverate, lavorate sul migliorarvi non
solo come professioniste ma anche come persone. Scegliete di crescere in
coraggio, onestà, umanità, rigore, sicurezza, solidarietà. Evitate di diventare
ciniche, spietate, crudeli. Se saprete trovare una vostra strada umana e
femminile per il successo sarà ancora più bello e gratificante. Per voi e un
esempio per quelle che verranno dopo di voi.
CAPRICORNO: Se mentre state
leggendo quest’oroscopo, state contemporaneamente girando il sugo, telefonando
alla madre sofferente, passando il Folletto, facendo ripetere Pascoli,
controllando la scadenza dei medicinali, tirando giù la serranda, sfornando il
Flan (moscio) di formaggio, apparecchiando, caricando la lavatrice, stendendo
quella precedente, segnando le spese di casa, flettendo i bicipiti, cambiando
la lampadina, ecco, una rivelazione: la scienza ha decretato
perentoriamente e senza ombra di dubbio che il multitasking fa male al cervello. Il multitasking non è innato e non
è naturale, prima lo accettate e prima starete meglio. Oh se starete meglio.
Imparate dagli uomini: una cosa per volta, con calma. Non riuscirete a fare
tutto? Amen. Sarete meno perfette ma più felici e rilassate, provateci!. Parola
del 2018: Rivelazione.ACQUARIO: il
toto figlio quest’anno tocca a voi, sorry, acquarie. Nel 2018 potreste cercarne
uno, e dover aspettare magari un po’ o decidere di non volerne. In ogni caso, è
bene per la vostra salute mentale ricordarvi che siete anche molte altre cose
oltre che potenziali madri. Quindi il vivo consiglio delle stelle è di
rifuggire dalle mefistofeliche amiche di famiglia, madri, nonne, cugine
zitelle, e dalle loro domande matro-centriche tipo: hai il fidanzato? Quando ti
sposi? Quando fai un bambino? Ah hai fatto un maschio? E quando fai la
femminuccia? Ah hai fatto 4 femmine? E quando fai il maschio? Ecco. A meno che
non vi vogliate regalare un liberatorio urlo alla Munch “ma fatti li cavoli
tua” meglio imboscarsi e non avvelenarsi con queste persone tossiche. Cercate
invece di relazionarvi soprattutto con gente interessata a quello che pensate,
ai libri che leggete, alle vostre passioni o al vostro lavoro, che vi ascoltano
volentieri se gli volete parlare dei vostri progetti materni o meno, ma non
chiedono. Loro vi vogliono certamente bene per quello che siete e meritano
tutta la vostra attenzione. Parola dell’anno: Autostima.
PESCI: Il toto neo-mamma,
ahimè, è invece per voi pesci. Ok, questo esserino urlante all’esorcista,
espellente a discarica e rigurgitante alla Vesuvio non è esattamente la
bambolina pizzettosa, profumata, silenziosa e soprattutto dormiente che vi
hanno fatto credere da bambine. In effetti, vi hanno fregato. La parte hard si
sono guardati bene dal raccontarvela. Ora sta a voi. Certo, momenti
meravigliosi di amore, pace e armonia con l’universo non mancheranno, ma state
già provando cos’è l’ora dei lupi, tra le tre e le cinque del mattino, quando
il mondo dorme e voi siete alle prese con le coliche. Ce la farete, come ce
l’hanno fatta tutte quelle prima di voi. Cercate di farcela un po’ meglio,
però. Fate capire che un figlio/a è una benedizione per tutti, che se ne
prendano pure il divertimento e il piacere, ma anche i doveri e le fatiche. E
soprattutto non mollate sui pannolini, prova di forza coniugale determinante:
se il padre non si cimenta con quelli, soccomberete e non avrete mai più alcun
potere negoziale sull’accudimento dell’erede, #sapevatelo. Parola dell’anno: Resistenza.