Le elezioni americane si avvicinano a grandi passi e i sondaggi mostrano un livello record del divario di genere, ovvero “la differenza tra il margine di voto tra le donne e il margine di voto tra gli uomini tra democratici e repubblicani”, e come osservano a The Guardian, ma si sapeva già, per vincere la Harris deve assicurarsi il voto delle donne, siccome gli uomini sembrano meno propensi a votarla – persino gli uomini afroamericani, cosa che ha creato un certo panico, ma a quanto pare ingiustificato. Incrociamo le dita.
Gli utimi sondaggi vedono Trump e la Harris praticamente pari, che già è inspiegabile, considerato che siamo davanti a una donna preparata, sensata, e intelligente che si trova a dover competere con un uomo impreparato, incompetente, sotto processo, e che sempre più si lascia andare a dichiarazioni che non hanno senso. Ma lasciamo perdere.
Ritornando al divario di genere, i risultati dei sondaggi citati da The Guardian riportano un divario di genere molto pronunciato: un sondaggio della Quinnipiac University rileva un vantaggio della Harris di 12 punti tra le donne, mentre tra gli uomini il vantaggio è di 14 punti a favore di Trump. Un altro sondaggio della Suffolk University invece mostra un divario di genere tra le donne di 21 punti a favore della Harris e tra gli uomini un vantaggio di Trump di 13 punti.
Sono anche diversi i temi che preoccupano gli uomini e le donne: al centro degli interessi delle donne, soprattutto giovani, c’è il progressivo smantellamento dei loro diritti riproduttivi da quando la protezione federale dell’aborto è venuta meno, e quindi la questione dell’aborto è alla pari con l’economia e l’inflazione tra i temi che stanno più a cuore alle donne, mentre gli uomini paiono più preoccupati per l’economia.
Le elezioni, quindi, le decideranno le donne, soprattutto considerando che, almeno nelle ultime elezioni presidenziali, le donne hanno votato più degli uomini: il 54,7% delle donne contro il 44% degli uomini.
Un vantaggio infatti delle donne è vivere più a lungo degli uomini, e quindi, si spera, votare di più.
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