Ancora una volta, non si sorprende nessun*. Le donne sono state e sono in prima linea contro il Covid19, soprattutto come lavoratrici essenziali, come caregivers e come madri provate dall’aumentato carico di lavoro domestico e di cura, ma le donne sono purtroppo invisibili nella copertura mediatica del Covid19. Veniamo ricompensate da applausi e lacrimose manifestazioni di gratitudine, ma poi basta.
Una ricerca recente “The Missing Perspectives of Women in COVID-19 News” si è concentrata su India, Kenya, Nigeria, Sud Africa, UK, e Stati Uniti, e ha la copertura mediatica del Covid19 cercando di capire come e se sono stati rappresentati tre gruppi di donne: donne come esperte, donne come fonte di notizie, e donne come protagoniste delle storie raccontate dai mass media.
Per quanto riguarda le esperte, l’analisi di circa 80 pubblicazioni ha dimostrato che gli esperti sono stati citati circa quattro volte più delle esperte in Kenya, più di quattro volte negli Stati Uniti, circa cinque volte più delle esperte in Sud Africa e Nigeria e cinque volte più spesso delle esperte in India. In Gran Bretagna gli esperti sono stati citati “solo” quasi tre volte più delle esperte.
Per quanto riguarda le notizie che includono le donne come fonti di notizie, nella maggior parte dei casi le donne sono viste come fonti di prospettive soggettive, e non di fatti, che evidentemente sono il dominio semi esclusivo degli uomini. Infatti, secondo la ricerca “Le donne costituivano il 19% degli esperti contro il 77% degli uomini (il 4% non è stato identificato) nell’ambito dei 175 articoli più popolari – identificati con la ricerca di notizie su Google – sul coronavirus nei sei paesi considerati”.
La situazione sfortunatamente non migliora se si guarda alle donne come protagoniste delle storie sul Covid19 riportate dai mass media. Infatti le donne sono rappresentate come protagoniste cinque volte meno degli uomini negli Stati Uniti, quattro volte meno in Sud Africa e Nigeria, e tre volte meno in India, e Kenya. In Gran Bretagna fanno leggermente meglio ma anche in questo caso si arriva ad una rappresentanza delle donne che si avvicina ad un terzo di quella degli uomini.
Insomma, situazione piuttosto deludente. Se le donne sono invisibili nella copertura mediatica del Covid19, ci manca un pezzo importante di storia.