Pochi giorni fa, dopo anni di lavoro e di negoziazioni, è stata approvata dall’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) la Convenzione per l’eliminazione della violenza nel mondo del lavoro.
La Convenzione è estremamente importante, in quanto il rapporto della Banca Mondiale “Women, Business and the Law 2018” riporta che in 59 dei 189 paesi considerati non ci sono misure legali che riguardino le molestie sessuali nel mondo del lavoro; inoltre, la Convenzione riconosce che “la violenza e le molestie nel mondo del lavoro possono costituire una violazione dei diritti umani… [sono] una minaccia per le pari opportunità ed è inaccettabile e incompatibile con un lavoro dignitoso”.I governi che ratificheranno la Convezione – teniamo d’occhio il nostro, per vedere cosa fa, eh! – si dovranno tra le altre cose impegnare a proibire la violenza su luogo di lavoro, dovranno impegnarsi in campagne di prevenzione del fenomeno e richiedere alle aziende di adottare policies relative alla violenza su luogo di lavoro.
La portata della Convenzione per l’eliminazione della violenza nel mondo del lavoro è ampia, e menziona anche la necessità di combattere la violenza domestica: i governi dovrebbero infatti mitigare gli effetti della violenza domestica sulle lavoratrici e lavoratori, garantendo una certa flessibilità nel lavoro, e congedi per chi si trova in una situazione di violenza domestica.
L’adozione di questa Convenzione rappresenta anche una vittoria politica del MeToo, e un importante passo verso un mondo del lavoro più sicuro per tutt*.
Fonte: ILO: New Treaty to Protect Workers from Violence, Harassment