Secondo l’Articolo 55 della Costituzione, comma 1 “Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.” Si tratta dunque di un organo che partecipa all’organizzazione e all’esercizio della sovranità, tramite la funzione legislativa, ed è costituito da due organi paritari, le Camere. E’ inoltre un organo collegiale, in quanto formato da più componenti che agiscono come collegio, e rappresentativo, poiché rappresenta la volontà politica del popolo che lo elegge democraticamente. Il comma 2 specifica poi che: “Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione “.
Il Parlamento svolge principalmente tre funzioni:
- funzione legislativa: Il Parlamento prepara, esamina e approva le leggi
- funzione di controllo: il Parlamento controlla l’operato del Governo
- funzione di indirizzo politico: il Parlamento determina quelli che sono gli obiettivi principali per la nazione e individua gli strumenti che permettono di conseguire questi obiettivi.
Le donne nei Parlamenti
A livello mondiale, la classifica di donne elette nei parlamenti nazionali è dominata da Rwanda (61,3% di donne elette in Parlamento), Cuba (53,2%) e Bolivia (53,1%).
Nel Parlamento europeo erano solo 31 le donne parlamentari nel 1952, mentre prima delle ultime elezioni 2019, per le quali i dati per genere non sono ad oggi ancora disponibili, erano il 36,4% del totale. Se guardiamo invece ai Parlamenti nazionali nel loro complesso sempre a livello europeo, nel 2018 le donne occupavano circa il 30% dei seggi. Rispetto al 2003, quando le donne erano solo il 21%, c’è stato quindi un netto miglioramento, anche se rimangono notevoli le differenze a livello nazionale; la Svezia ha il 47% delle donne, la Finlandia, il 42%, Belgio e Spagna il 40%. Austria, Danimarca Portogallo, e Italia hanno tutte percentuali superiori al 30%. Tra i paesi meno virtuosi ci sono l’Ungheria (13%), Malta (15%), Cipro e Grecia (18%) e Romania, con il 20%. (Dati Eurostat 2018).
Per quanto riguarda l’Italia,
le ultime elezioni del 4 marzo 2018 hanno fatto raggiungere il record di presenze femminili nel nostro parlamento, il 34%.
Questo risultato, a distanza di un anno, ha svelato le resistenze al cambiamento reale di un sistema che include sì le donne, ma al prezzo di rinunciare alla prospettiva femminista.
E’ infatti un vero paradosso che il Parlamento con il numero più elevato di donne stia esprimendo una legislatura tra le più oggettivamente misogine e maschiliste nella storia della Repubblica.
Avere delle donne elette nei Parlamenti, quindi, se può soddisfare sulla carta e in parte il criterio di non discriminazione in base al sesso, non è invece abbastanza per portare avanti istanze di cambiamento che sappiano includere la prospettiva di genere. Una vera rappresentanza democratica delle donne richiede infatti che le elette sappiano proporre politiche che permettano la realizzazione dell’uguaglianza sostanziale di uomini e donne, promuovendo anche una diversa concezione del potere, dei valori e delle priorità politiche.
In altri paesi, invece, l’aumento della presenza di donne nei Parlamenti ha portato alcuni cambiamenti visibili.
Ad esempio, la maggiore percentuale di donne elette recentemente al Congresso Americano ha fatto maturare un diverso modello di esercizio del potere volto al sostegno reciproco e all’empowerment tra colleghe. Grazie alla maggiore presenza di donne si sono osservate poi proposte di leggi molto più progressiste di prima, e si sono rilevati meno problemi di sessismo, un problema serio per le donne elette in tutto il mondo.
A tal proposito una ricerca condotta nel 2017 sulle molestie nei vari parlamenti europei ha rivelato che l’85% delle donne elette hanno subito violenza psicologica, e che in generale le donne che lavorano negli staff dei/delle parlamentari hanno più problemi di violenza sessuale rispetto alle deputate. Preoccupante anche il fatto che la maggioranza dei parlamenti non abbia meccanismi che permettano alle donne di riportare abusi e molestie.
Il progetto La #Costituzionedelledonne: Che cosa rappresenta oggi per noi donne la Costituzione? Quanto ci sentiamo rappresentate, capite e considerate? Un articolo al giorno, per tutto il mese di maggio, perchè la Festa della Repubblica sia davvero per tutte e tutti.
Puoi leggere gli altri Articoli della #CostituzioneDelleDonne qui:
1 maggio 2019: La #CostituzioneDelleDonne, oggi
1 maggio 2019: Articolo 1: “Ma l’Italia è una Repubblica fondata anche sul lavoro delle donne?”
2 maggio 2019 Articolo 2: “Quali sono i diritti inviolabili delle donne?”
3 maggio 2019 Articolo 3: “Anche le donne sono uguali di fronte alla legge?”
4 maggio 2019 Articolo 4: “Anche le donne hanno il diritto-dovere di lavorare?“
5 maggio 2019 Articolo 9: “La Repubblica promuove anche la cultura e la ricerca delle donne?”
6 maggio 2019 Articolo 10: “Il diritto di asilo delle donne straniere è diverso?”
7 maggio 2019 Articolo 11: “Che c’entrano le donne con la guerra?”
8 maggio 2019 Articolo 14: “L’inviolabilità del domicilio e la violenza contro le donne”.
9 maggio 2019 Articolo 18: “La libertà di associarsi delle donne”
10 maggio 2019 Articolo 21: “La libertà di parola delle donne”
11 maggio 2019 Articolo 29: “Il ruolo delle donne nel matrimonio e nella famiglia di oggi”
12 maggio 2019 Articolo 30: “Le donne e il diritto-dovere dei genitori di crescere i figli”
13 maggio 2019 Articolo 31: “Quale famiglia deve promuovere la Repubblica? E quale maternità?”
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14 maggio 2019 Articolo 32: “Il diritto di cura e di tutela della salute delle donne”
15 maggio 2019 Articolo 33: “Le insegnanti nella scuola e nell’Università”
16 maggio 2019 Articolo 34: “Il diritto allo studio delle donne è diverso?”
17 maggio 2019 Articolo 35: “La Repubblica tutela anche il lavoro delle donne?”
18 maggio 2019 Articolo 36: “La retribuzione delle donne basta per un’esistenza libera e dignitosa?”
21 maggio 2019 Articolo 39: “Il ruolo delle donne nei sindacati”
22 maggio 2019 Articolo 41: “L’imprenditoria delle donne”
23 maggio 2019 Articolo 42: “La proprietà privata delle donne”
24 maggio 2019 Articolo 45: “Le donne nella cooperazione e nell’artigianato”
25 maggio 2019 Articolo 48: “Le donne elettrici”
26 maggio 2019 Articolo 49: “Le donne nei partiti”
27 maggio 2019 Articolo 51:”Le donne elette”
28 maggio 2019 Articolo 53: “Anche le donne pagano le tasse”
29 maggio 2019 Articolo 55:”Le donne in Parlamento”
30 maggio 2019 Articolo 92:”Le donne nel Governo”
30 maggio 2019 Articolo 83: “Avremo mai una Presidente della Repubblica?”
2 giugno 2019: Festa della Repubblica con la #CostituzioneDelleDonne!