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La #CostituzioneDelleDonne Articolo 45: Le donne nella cooperazione e nell’artigianato

di Giovanna Badalassi | 24 Maggio 2019

L’articolo 45 della Costituzione approfondisce la sezione dedicata ai diritti economici e parla di cooperazione e di artigianato. Nel primo comma infatti cita: “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”, mentre la “La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità”.

Al secondo comma si prevede invece che “La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”.

La nascita delle cooperative si può far risalire agli anni 40 dell’800 in diversi paesi europei

quali il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Danimarca. In Italia la prima cooperativa nasce invece a Torino nel 1854. Da allora il movimento cooperativo conosce una rapida crescita in diversi settori quali le cooperative di consumo, le cooperative di produzione e lavoro, nell’agricoltura, l’edilizia, le banche ecc.

L’ingresso delle donne nel mondo cooperativo va di pari passo con l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro,

ma conosce un forte incremento della presenza femminile in concomitanza con lo sviluppo della cooperazione sociale che, approfittando della progressiva esternalizzazione da parte dello Stato di numerosi servizi si welfare, cresce in modo vertiginoso a partire dagli anni 70. La prima legge specifica sulle cooperative sociali è la Legge 8 novembre 1991, n. 381

L’impegno di molte cooperative nelle attività di cura ha determinato quindi che in questo comparto l’occupazione femminile sia oggi particolarmente significativa rispetto alla media nazionale.

Mediando tutti i settori economici, infatti, le donne del mondo cooperativo rappresentano il 52,1% dell’occupazione, con un tasso di femminilizzazione molto superiore a quello generale nazionale (37,5%).

Nel settore “Altri servizi” il tasso di femminilizzazione sale al 63,5%, se sono anche cooperative sociali si raggiunge il 77,1% (Istat, 2013). Considerato il totale delle imprese in Italia, quasi una occupata su 10 (il 9,4%) lavora presso una cooperativa. Inoltre, “a fine 2015 si contano oltre 18mila e 500 cooperative femminili. L’incidenza di cooperative femminili sul totale sale dal 23% del 2014 al 23,3% del 2015”.

Un’analisi specifica di Alleanza delle Cooperative ha fatto emergere che la base sociale delle cooperative (soci) è anch’essa molto femminilizzata, raggiunge infatti il 50,8% (il 66,6% nella sola cooperazione sociale). Anche in questo caso, comunque, si registrano le stesse dinamiche di segregazione verticale delle carriere che si ritrovano in generale nel mercato del lavoro, anche se con intensità più attenuate: su circa 30.000 cooperative analizzate, le donne Consigliere sono il 24,8% (il 48,0% nella Cooperazione sociale), le amministratrici uniche il 28,8%. Nella dirigenza le posizioni apicali sono ricoperte da donne per il 23,9%.

L’elevato tasso di femminilizzazione del mondo cooperativo e l’elevata specializzazione produttiva nei lavori di cura rende poi questo comparto particolarmente sensibile ai bisogni di conciliazione vita-lavoro, per i quali almeno il 30% delle cooperative promuove programmi e politiche specifiche.

Anche l’artigianato ha rappresentato nella storia di molte donne una porta di ingresso nel mondo del lavoro.

Prima in una dimensione di affiancamento e supporto alle imprese familiari e poi sempre più in forme autonome e indipendenti, le donne hanno saputo tradurre molte produzioni artigianali “femminili”, già prodotte gratuitamente per l’autoconsumo familiare, in produzioni destinate al mercato retribuito.

La dimensione lavorativa artigianale, che conserva molti aspetti familiari e di prossimità, spesso anche fisica e spaziale (la casa-bottega) si è rivelata con il tempo infatti particolarmente adatta ad accompagnare molte donne in un processo di crescita professionale.

In merito allo specifico artigianato femminile, le ricerche storiche ci ricordano come si trattasse soprattutto di “lavori legati a saperi che ci si tramandava di generazione in generazione e per i quali si registrò, tra Otto e Novecento, e soprattutto nel nord Italia e nelle grandi città, un forte aumento della domanda, dovuto al fatto che la nuova borghesia urbana, ha scritto la storica Alessandra Pescarolo, “alimentava una domanda incredibilmente variegata di oggetti, funzionali o ornamentali, plasmati comunque da una sensibilità estetica carica di decorativismo, che erano prodotti manualmente a domicilio senza alcuna preoccupazione per la razionalizzazione e la standardizzazione che la meccanizzazione avrebbe successivamente imposto”. Le donne, dunque, lavorano spesso a casa come sarte, cucitrici, filatrici, ricamatrici, legatrici, fabbricanti di giocattoli, addette alla lavorazione di trine, pizzi, merletti, accessorî assortiti”

Oggi le attività delle artigiane si sono molto evolute, sia in una maggiore professionalizzazione del lavoro che in un ampliamento della tipologia di attività che hanno saputo proporre, spesso con risultati eccellenti.

Ciò non toglie che l’artigianato rimanga un comparto produttivo ancora molto declinato al maschile.

I dati 2017 dell’Inps relativamente ai lavoratori artigiani restituiscono un numero complessivo di iscritti di 1,6 milioni, dei quali 1,3 milioni uomini e 333 mila donne (il 20,4%).

Tra questi i titolari di imprese artigiane sono 1,5 milioni, mentre i collaboratori arrivano a 123 mila persone.

Le donne rappresentano il 18% dei titolari di imprese artigiane (280 mila) e il 43% dei collaboratori.(53 mila).

Il progetto La #Costituzionedelledonne: Che cosa rappresenta oggi per noi donne la Costituzione? Quanto ci sentiamo rappresentate, capite e considerate? Un articolo al giorno, per tutto il mese di maggio, perchè la Festa della Repubblica sia davvero per tutte e tutti.

Puoi leggere gli altri Articoli della #CostituzioneDelleDonne qui:

1 maggio 2019: La #CostituzioneDelleDonne, oggi

1 maggio 2019: Articolo 1: Ma l’Italia è una Repubblica fondata anche sul lavoro delle donne?”

2 maggio 2019 Articolo 2: “Quali sono i diritti inviolabili delle donne?”

3 maggio 2019 Articolo 3: “Anche le donne sono uguali di fronte alla legge?”

4 maggio 2019 Articolo 4: “Anche le donne hanno il diritto-dovere di lavorare?

5 maggio 2019 Articolo 9:  “La Repubblica promuove anche la cultura e la ricerca delle donne?”

6 maggio 2019 Articolo 10: “Il diritto di asilo delle donne straniere è diverso?”

7 maggio 2019 Articolo 11: “Che c’entrano le donne con la guerra?”

8 maggio 2019 Articolo 14: “L’inviolabilità del domicilio e la violenza contro le donne”.

9 maggio 2019 Articolo 18: “La libertà di associarsi delle donne”

10 maggio 2019 Articolo 21: “La libertà di parola delle donne”

11 maggio 2019 Articolo 29: “Il ruolo delle donne nel matrimonio e nella famiglia di oggi”

12 maggio 2019 Articolo 30: “Le donne e il diritto-dovere dei genitori di crescere i figli”

13 maggio 2019 Articolo 31: “Quale famiglia deve promuovere la Repubblica? E quale maternità?”

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14 maggio 2019 Articolo 32: “Il diritto di cura e di tutela della salute delle donne”

15 maggio 2019 Articolo 33: “Le insegnanti nella scuola e nell’Università”

16 maggio 2019 Articolo 34: “Il diritto allo studio delle donne è diverso?”

17 maggio 2019 Articolo 35: “La Repubblica tutela anche il lavoro delle donne?”

18 maggio 2019 Articolo 36: “La retribuzione delle donne basta per un’esistenza libera e dignitosa?”

19 maggio 2019 Articolo 37: “Nel lavoro le donne hanno gli stessi diritti e retribuzione degli uomini?”

20 maggio 2019 Articolo 38:”Le donne hanno gli stessi diritti previdenziali e assistenziali degli uomini?”

21 maggio 2019 Articolo 39: “Il ruolo delle donne nei sindacati”

22 maggio 2019 Articolo 41: “L’imprenditoria delle donne”

23 maggio 2019 Articolo 42: “La proprietà privata delle donne”

24 maggio 2019 Articolo 45: “Le donne nella cooperazione e nell’artigianato”

25 maggio 2019 Articolo 48: “Le donne elettrici”

26 maggio 2019 Articolo 49: “Le donne nei partiti”

27 maggio 2019 Articolo 51:”Le donne elette”

28 maggio 2019 Articolo 53: “Anche le donne pagano le tasse”

29 maggio 2019 Articolo 55:”Le donne in Parlamento”

30 maggio 2019 Articolo 92:”Le donne nel Governo”

30 maggio 2019 Articolo 83: “Avremo mai una Presidente della Repubblica?”

2 giugno 2019: Festa della Repubblica con la #CostituzioneDelleDonne!