Con l’Articolo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Si tratta quindi dell’affermazione di un diritto, quello alla salute, che di fatto rende possibile godere di tutti gli altri diritti. Inoltre, si adotta un approccio volto a promuovere attivamente la salute, e quindi lo stato si impegna a raggiungere il benessere per tutti i cittadini e le cittadine con interventi “più che altro ispirati ad una logica di prevenzione dei mali, piuttosto che ad una cura di essi.”
Ai commi 2 e 3 l’Articolo 32 della Costituzione afferma che “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e che “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana” affermando dunque che gli individui hanno la libertà di decidere come curarsi, e che tale diritto può essere limitato solo nei casi previsti dalla legge.
La salute delle donne
Nel nostro paese le donne vivono più a lungo degli uomini, ma in condizioni di salute peggiori. Secondo l’Istat infatti “la maggiore longevità si affianca a un numero di anni vissuti dalle donne in condizioni di salute precarie più elevato. Nel 2017 una donna di 65 anni può aspettarsi di vivere in media ancora 22,2 anni, ma di questi 12,8 saranno vissuti con limitazioni nelle attività; un suo coetaneo invece vivrà in media ancora 19 anni, di cui 9 con limitazioni.” Inoltre, le donne, rispetto agli uomini hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi mentali. I comportamenti dannosi per la salute quali eccessivo consumo di alcool e il fumo sono invece più facilmente adottati dagli uomini rispetto alle donne.
Per quanto riguarda l’occupazione nel settore della sanità, nell’OCSE il 49% dei medici sono donne. In Italia, in particolare, ci sono 163.336 donne medico contro 210.713 maschi; i dati disaggregati per età evidenziano che le donne medico nella fascia di età 35-39 anni sono quasi il doppio degli uomini (19.556 contro 10.953) (Dati Adn Kronos Salute). Le donne sono però ancora sottorappresentate nei settori più prestigiosi e più remunerati, come per esempio la chirurgia e l’80% delle donne medico dichiara di essere stata discriminata sul lavoro rispetto ai colleghi uomini.
Le donne sono curate bene?
Malgrado una sempre maggiore presenza delle donne nel settore sanitario, in medicina esiste ancora un gap di genere. La sperimentazione dei farmaci e i dosaggi consigliati sono tarati sugli uomini, e quindi, non prendendo in considerazione il fatto che uomini e donne metabolizzano in modo diverso i principi attivi dei farmaci, gli effetti collaterali possono essere particolarmente pronunciati per le donne. Anche gli studi sui dolori cronici – che riguardano nel 70% dei casi le donne – sono condotti per l’80% sugli uomini.
Inoltre, pregiudizi di genere consci o inconsci nella diagnosi di eventuali malattie pregiudicano le possibilità per le donne di essere correttamente diagnosticate. Le donne, per esempio, hanno maggiori probabilità di veder qualificato un proprio problema di salute come psicosomatico. Anche se non ci sono dati ufficiali per l’Italia, studi basati sugli USA rivelano che la situazione peggiora per le donne trans, le donne non etero, le donne povere e le donne di colore.
Non solo, le donne spesso sono discriminate e maltrattate al momento del parto; gli episodi di violenza ostetrica, intesa come “[ l’]abuso che avviene nell’ambito generale delle cure ostetrico-ginecologiche e che può essere realizzato da tutti gli operatori sanitari che prestano assistenza alla donna e al neonato (ginecologo, ostetrica o altre figure professionali di supporto)” sono tutt’altro che rari. Una ricerca recente stima che nel nostro paese circa 1 milione di mamme di figli tra 0 e 14 anni abbiano vissuto un’esperienza di violenza ostetrica durante il parto o il travaglio.
Con la medicina di genere – “un approccio innovativo mirato a studiare l’impatto del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano (biologiche, ambientali, culturali e socio-economiche) sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulle caratteristiche cliniche delle malattie”- si tenta quindi di contrastare l’androcentrismo in medicina, e di prendere in considerazione le differenze tra uomini e donne.
Tuttavia, garantire il diritto alla salute sancito dall’Articolo 32 della Costituzione non comporta solo prendere in considerazione le diverse caratteristiche biologiche di uomini e donne, ma anche considerare il diverso ruolo che uomini e donne ricoprono nella società. Per esempio, le donne tendono ad essere maggiormente responsabili per la cura di altre persone (l’86% delle donne in Italia si prendere cura di parenti ammalati, figli/e, partner e genitori), e l’attività di caregivers può renderle particolarmente vulnerabili a burn out e a trascurare in generale la propria salute.
Il progetto La #Costituzionedelledonne: Che cosa rappresenta oggi per noi donne la Costituzione? Quanto ci sentiamo rappresentate, capite e considerate? Un articolo al giorno, per tutto il mese di maggio, perchè la Festa della Repubblica sia davvero per tutte e tutti.
Puoi leggere gli altri Articoli della #CostituzioneDelleDonne qui:
1 maggio 2019: La #CostituzioneDelleDonne, oggi
1 maggio 2019: Articolo 1: “Ma l’Italia è una Repubblica fondata anche sul lavoro delle donne?”
2 maggio 2019 Articolo 2: “Quali sono i diritti inviolabili delle donne?”
3 maggio 2019 Articolo 3: “Anche le donne sono uguali di fronte alla legge?”
4 maggio 2019 Articolo 4: “Anche le donne hanno il diritto-dovere di lavorare?“
5 maggio 2019 Articolo 9: “La Repubblica promuove anche la cultura e la ricerca delle donne?”
6 maggio 2019 Articolo 10: “Il diritto di asilo delle donne straniere è diverso?”
7 maggio 2019 Articolo 11: “Che c’entrano le donne con la guerra?”
8 maggio 2019 Articolo 14: “L’inviolabilità del domicilio e la violenza contro le donne”.
9 maggio 2019 Articolo 18: “La libertà di associarsi delle donne”
10 maggio 2019 Articolo 21: “La libertà di parola delle donne”
11 maggio 2019 Articolo 29: “Il ruolo delle donne nel matrimonio e nella famiglia di oggi”
12 maggio 2019 Articolo 30: “Le donne e il diritto-dovere dei genitori di crescere i figli”
13 maggio 2019 Articolo 31: “Quale famiglia deve promuovere la Repubblica? E quale maternità?”
13 maggio 2019 Articolo 31: “Quale famiglia deve promuovere la Repubblica? E quale maternità?”
14 maggio 2019 Articolo 32: “Il diritto di cura e di tutela della salute delle donne”
15 maggio 2019 Articolo 33: “Le insegnanti nella scuola e nell’Università”
16 maggio 2019 Articolo 34: “Il diritto allo studio delle donne è diverso?”
17 maggio 2019 Articolo 35: “La Repubblica tutela anche il lavoro delle donne?”
18 maggio 2019 Articolo 36: “La retribuzione delle donne basta per un’esistenza libera e dignitosa?”
21 maggio 2019 Articolo 39: “Il ruolo delle donne nei sindacati”
22 maggio 2019 Articolo 41: “L’imprenditoria delle donne”
23 maggio 2019 Articolo 42: “La proprietà privata delle donne”
24 maggio 2019 Articolo 45: “Le donne nella cooperazione e nell’artigianato”
25 maggio 2019 Articolo 48: “Le donne elettrici”
26 maggio 2019 Articolo 49: “Le donne nei partiti”
27 maggio 2019 Articolo 51:”Le donne elette”
28 maggio 2019 Articolo 53: “Anche le donne pagano le tasse”
29 maggio 2019 Articolo 55:”Le donne in Parlamento”
30 maggio 2019 Articolo 92:”Le donne nel Governo”
30 maggio 2019 Articolo 83: “Avremo mai una Presidente della Repubblica?”
2 giugno 2019: Festa della Repubblica con la #CostituzioneDelleDonne!