
Come vi spieghiamo – ovviamente benissimo – nel nostro libro Signora Economia, la
segregazione orizzontale dei mestieri, per cui le lavoratrici tendono a concentrarsi prevalentemente nel settore dei servizi, nelle attività di cura delle persone, ma anche di contatto con il pubblico, è un problema. Non perché ci sia niente di male di per sé nei lavori ‘femminili’, ma perché sono lavori pagati meno di quelli ‘maschili’ e che possono comportare meno opportunità di carriera.
Però le soluzioni esistono e le donne non stanno a guardare. Per esempio, recentemente in Kenya un gruppo di donne si sono date da fare per entrare in un settore molto maschile, quello delle moto taxi. Le Boda Girls, così si chiamano le tassiste, oltre ad aver imparato a guidare la moto, hanno anche seguito corsi in autodifesa e di meccanica. Al momento i numeri sono ancora molto limitati, ma ci sono circa mille donne motocicliste su 2,5 milioni di tassisti nel paese.
Tra le clienti preferite delle tassiste ci sono le donne che devono andare a partorire in ospedale; come osservano le stesse Boda Girls, che offrono passaggi gratuiti per le donne: “Il 71% delle persone in Kenya vive in zone rurali, spesso lontane da scuole e ospedali. A causa delle risorse limitate, molte donne rurali non possono permettersi la tariffa di 1 dollaro per pagare i trasporti per accedere ai servizi sanitari esistenti, e le ragazze potrebbero essere vulnerabili se viaggiano con autisti uomini.”
Quindi le Boda girls da un lato, avendo un impiego, sfuggono (o per lo meno provano a sfuggire) da situazioni di povertà – il tasso di povertà femminile in Kenya è del 65%, quello degli uomini al 56%) e cercano anche di rendere i servizi sanitari più accessibili alle donne. Non solo, forniscono anche ecografi portatili alle donne, aiutano a pianificare per poter affrontare eventuali complicazioni e visitano le case dopo la nascita dei bambini controllare ch stiano bene, contribuendo anche a piantare un orto.
Un’ottima inziativa dal basso, anche perché, sebbene il paese abbia ultimamente introdotto leggi per ovviare alla disuguaglianza di genere con incentivi per l’assunzione di donne, resta comunque al 75esimo posto del Global Gender Gap su 146 paesi esaminati, con un divario di genere chiuso per il 71%.
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