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Trump ha (quasi) vinto 

di Federica Gentile | 6 Novembre 2024

Se la vittoria di Trump alle 9 del mattino ora italiana non è ancora ufficiale (Associated Press non ne ha ancora dichiarato la vittoria) è ufficiale invece che Trump, e gran parte degli Stati Uniti, odiano le donne. 

Ci ritroviamo un presidente (e un vice presidente) grandi campioni del patriarcato che, durante tutta la campagna elettorale, hanno dato sfoggio di un’allegra misoginia senza evidentemente grandi conseguenze. Per esempio, Trump ha dichiarato (Trump) che proteggerà le donne, “che gli piaccia o no”, Vance ha definito le donne progressiste come ” gattare senza figli”, e quando un suo supporter ha gridato durante un comizio, che Kamala Harris “lavora all’angolo di una strada” Trump si è messo a ridere. In modo decisamente simbolico, ha chiuso la sua campagna elettorale dichiarando che Nancy Pelosi “E’ una cattiva persona. Malvagia. È una malvagia, malata, cattiva…” e ha lasciato che la folla completasse la frase con la parola ”Bitch”. 

Si è vantato di essere colui che ha smantellato Roe v Wade, che garantiva l’accesso all’aborto a livello federale fino a circa i primi tre mesi di gravidanza, rimandando ai vari stati il diritto di legiferare sull’interruzione di gravidanza.  Non garantire la protezione all’aborto ha fatto sì che negli stati più conservatori siano entrate immediatamente in vigore le cosiddette trigger laws, cioè leggi che di fatto proibiscono l’aborto, con conseguenze che hanno toccato e toccano non solo le donne che vogliono abortire, ma anche coloro che hanno bisogno di aborti terapeutici, causando, in alcuni stati conservatori, la morte di alcune donne.    

Ma evidentemente tutto questo non conta, tanto che Trump- se le stime del NY Times saranno confermate – a questo giro ha anche vinto il voto popolare.  Vedremo quando avremo i dati chi ha votato per Trump, se è venuto meno il sostegno delle donne alla Harris. Intanto rimane la delusione, l’amarezza, e la consapevolezza che si è disposti a votare chiunque, piuttosto che una donna, in posizioni di potere.