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Sì all’uguaglianza di genere, no alle pulizie

di Federica Gentile | 19 Febbraio 2020

Una mano femminile impugna uno spruzzino. Le donne svolgono gran parte del lavoro domestico e di cura.
Photo by JESHOOTS.COM on Unsplash

Le giovani generazioni sono più favorevoli all’uguaglianza di genere rispetto alle precedenti, e ritengono in generale che le donne abbiano diritto a lavorare fuori di casa. Rimangono tristemente indietro – a circa 50 anni fa – sulla divisione del lavoro domestico in base al genere.

Lo riporta il New Times, che fa riferimento a due studi: una ricerca di Gallup che riguarda le coppie etero tra i 18 ed i 34 anni, dal quale emerge che anche se nel corso del tempo il lavoro domestico e di cura delle donne è un po’ diminuito e quello svolto dagli uomini è un po’ aumentano, il divario rimane, e le coppie intervistate non dividono in modo più equo le faccende domestiche rispetto alle coppie più anziane.

Un altro studio ha invece rivelato che circa un quarto dei ragazzi e ragazze del liceo intervistati/e sulla loro divisione dei compiti ideale privilegiano la classica organizzazione “uomini fuori a lavorare, e donne in casa”. In italia non siamo messe particolarmente bene, siccome, secondo un recente sondaggio, il 19,1% degli italiani pensa che le donne dovrebbero stare a casa per prendersi cura della famiglia. E’ un dato che cambia con l’età: il 28,5% degli over 65 lo pensa, e la percentuale tende a diminuire tra coloro che hanno titoli di studio più elevati, per cui la percentuale scende all’8,6%.

Ritornando alle giovani generazioni, perchè questo gap tra una maggiore apertura all’uguaglianza di genere e la persistenza di una distribuzione del carico di lavoro domestico e di cura ingiusta? Una spiegazione è che agli uomini va bene che le compagne lavorino, ma non sono propensi a fare più faccende domestiche. Ricercatori e ricercatrici ipotizzano anche che siccome c’è una forte associazione tra mascolinità e lavorare fuori casa, gli uomini sono più restii a stare a casa ad accudire figli/e, perchè è visto come una cosa “da donne”, e quindi inferiore.

Anche l’incertezza economica potrebbe giocare un ruolo: siccome la situazione economica delle giovani coppie è caratterizzata da una maggiore instabilità, il fatto che le donne lavorino fuori casa garantisce un secondo stipendio, e quindi viene accettato, ma al tempo stesso le idee sui tradizionali ruoli di genere resistono.

Che fare? Magari prendere esempio dalle coppie gay, che secondo quanto riportato dall’articolo del NY Times, “How to make your marriage gayer” tendono a dividersi il lavoro domestico e di cura in modo più equo rispetto alle coppie eterosessuali: per esempio, il 74% delle persone in una relazione tra persone dello stesso sesso condivide I compiti legati alla cura di bambini/e, contro il 38% delle coppie etero.

Fonte: Young Men Embrace Gender Equality, but They Still Don’t Vacuum